La parola SAMOVAR significa BOLLE DA SOLO e nasce dall’unione di due termini russi:
sam = da solo e varit = bollire.
Si tratta di un contenitore metallico dotato di un rubinetto nella parte inferiore, con un tubo interno che lo attraversa verticalmente. Il tubo viene riempito con del combustibile solido, il quale bruciando scalda l’acqua circostante. In alto c’è un camino di circa 20 cm che ne assicura il tiraggio ed è previsto un alloggiamento utile a sostenere e scaldare una teiera.
I samovar più antichi, usati attualmente solo nei villaggi russi, sono alimentati con carbone o con pigne secche che conferiscono al tè un leggero aroma di resina, mentre quelli moderni sono elettrici (al posto dei fori di ventilazione hanno una presa di corrente). Questi ultimi sono muniti anche di un termostato che mantiene costante la temperatura dell’acqua.
Il precursore del samovar fu lo sbitennik (сбитенник), un oggetto che serviva per preparare lo sbiten (сбитень), una bevanda calda a base di miele e spezie. Uno sbitennik somiglia a un bollitore munito di gambe e riscaldato da un tubo e ricorda un samovar.
Ancora oggi nei treni russi, nei vagoni vicino ai bagni, è consueto imbattersi in un samovar (attentamente sorvegliato dal personale) da cui ogni passeggero può attingere l’acqua per preparare il suo tè prima di addormentarsi. Il costo di una tazza si aggira intorno ai 5-10 rubli, ossia 15-30 centesimi di euro.
Il samovar può avere più forme e assumere aspetti diversi: a cratere o ad urna, sferico, liscio, cilindrico o cesellato. Può essere di rame, argento, ottone, metallo o addiritura d’oro, arricchito da dettagli in ceramica ed anche cristalli swarovskit
Quello che vi proponiamo sono ELETTRICI IN ACCIAIO INOX 18/10 che mantengono intatte le caratteristiche dell’oggetto nel tempo oltre a non intreferire con l’infusione (l’ottone potrebbe restituire impurità)
E’ un oggetto utile che arreda luoghi privati e pubblici esercizi.
I samovar elettrici cercano di mantenere l'aspetto tradizionale, ma al posto dei fori di ventilazione presentano una presa di corrente. Il caratteristico tubo in cui si bruciava il combustibile è sostituito da una resistenza elettrica a spirale posta all'interno della caldaia. L'assenza del camino ha permesso di posizionare i fori di sfiato del vapore al centro, posizione più adatta per il riscaldamento della teiera. In alcuni modelli un galleggiante spegne la resistenza quando questa non è più sommersa dall'acqua. Oltre a questo l'unica parte mobile è il rubinetto.
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