I Bambini sotto i due anni non devono bere Tè, perché interferisce con la capacità del fisico di assorbire il ferro e potrebbe quindi causare anemia. Per la stessa ragione pare valga la stessa regola anche per il periodo di gravidanza.
La Food Standards Agency britannica raccomanda di limitare l'assunzione di caffeina a 200 mg al giorno.
Ciò equivale a due tazze (o un Mug) di tè al giorno, ma se vuoi eliminare del tutto la caffeina meglio:
- Rooibos è un tè naturalmente dolce, è idratante quanto l’acqua ed è ricco di antiossidanti naturali. E non contiene caffeina.
- Infusi alla frutta anch’essi senza caffeina.
D’altro canto, il tè contiene il fluoro che rinforza i denti (lo dice il mio dentista e la British Dental Health Foundation), oltre ad antiossidanti e sali minerali. Il tè verde inoltre aiuta a prevenire l’influenza (in Giappone iniziano dall’autunno a fare gargarismi con il tè per scongiurare i mali di stagione).
Le catechine del té riducono l'effetto dell'acido folico, sostanza indispensabile in gravidanza per allontanare il rischio di malformazioni del feto ed in particolare difetti del tubo neurale oltre a ridotta crescita fetale, parto prematuro, preeclampsia.
I bambini possono bere una tazza di tè verde al giorno per aiutare a ridurre le carie. Il tè verde contiene antiossidanti potenti che rafforzano il sistema immunitario in tal senso può contribuire a scongiurare le malattie e rafforzare il sistema immunitario dei bambini, ma nel rispetto di un qunatitativo controllato.
(..) Inoltre il metabolismo di un ragazzo o bambino risulta accelerato rispetto a quello di un adulto e la risposta dell’organismo alle sostanze con attività biologica in generale e ag li alcaloidi in particolare –e quindi anche alla caffeina- sono diversi nei due casi. Così succede che in un bambino già 35 milligrammi di caffeina per chilogrammo di peso corporeo possono condurre a stati di intossicazione cronica. Per un bambino di circa 20 chili di peso questo corrisponde a circa 7 tazzine di caffè espresso o a 10 tazze di tè. Siamo evidentemente a livelli di consumo che non si raggiungono facilmente, ma la cosa deve far riflettere. (..) da "Il tè, verità e bugie, pregi e difetti" (Avverbi editore, Roma 2006) di Gianluigi Storto.
vai al link |